giovedì 14 luglio 2011

BORSE ASIA-PACIFICO - Indici deboli dopo monito Moody's su Usa

HONG KONG, 14 luglio (Reuters) - L'allarme lanciato da Moody's sugli Stati Uniti ha un impatto negativo sull'azionario asiatico aggiungendosi ai persistenti timori riguardanti la crisi del debito della zona euro.
L'avversione al rischio degli investitori è testimoniata dai record delle quotazioni dell'oro e dai minimi di otto mesi segnati dai rendimenti dei governativi giapponesi, mentre il dollaro perde terreno contro lo yen.
"Riteniamo che lo scenario più probabile sia che il comunicato di Moody's darà più motivazioni per un compromesso politico" e questa chiave di lettura potrebbe porre un argine alle vendite sul dollaro, spiega Steve Englander di Citigroup.
Ieri Moody's ha dichiarato che gli Usa rischiano di perdere la tripla A se non viene raggiunta un'intesa sul tetto al debito.
L'indice Msci <.MIAPJ0000PUS> dell'Asia-Pacifico, che esclude il Giappone, cede lo 0,21%, mentre Tokyo <.N225> ha perso lo 0,27%.
Sono i principali titoli finanziari a spingere al ribasso HONG KONG <.HSI> che annulla nella prima metà della seduta il recupero di ieri. Tonica Prada <1913.HK>: dopo il più 4% di ieri, oggi segna +6,64%.
SHANGHAI <.SSEC> beneficia dei massimi dell'oro e della vitalità dei titoli ad esso legati e si muove in controtendenza.
SINGAPORE <.FTSTI> torna a vedere il supporto di 3.000 punti con volumi però non brillanti.
Piatta TAIWAN <.TWII> dove i settori più difensivi come oil & gas segnano rialzi a spese dei tecnologici.
Il comparto auto sostiene SEUL <.KS11>: Kia Motors <000270.KS> in particolare guadagna l'1,35%.
Il profit warning del big della distribuzione David Jones spinge al ribasso SYDNEY <.AXJO>.

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