domenica 27 febbraio 2011

LA CRISI LIBICA FA SCENDERE WON E DOLLARO DI TAIWAN

La crisi libica (e petrolifera) impatta sulle valute asiatiche. Dopo una settimana di tumulti, che hanno consumato il regime di Muammar Gheddafi, il dollaro taiwanese e il won sudcoreano hanno guidato i ribassi. L’indice Bloomberg-JPMorgan Asia Dollar Index, che comprende le 10 valute asiatiche più scambiate, ha registrato la peggiore settimana dal 7 gennaio dopo che il prezzo del petrolio ha raggiunto il massimo da 29 mesi a questa parte a 103 dollari al barile. I fondi d’investimento mondiali hanno venduto 1,9 miliardi di dollari di azioni in più nelle borse di Taiwan, Seul e Bankok rispetto quante non ne abbiano acquistate.

OSCILLATORI : COME SI LEGGE IL MACD

Vediamo ora un’indicatore di momentum direttamente derivato dalle medie mobili: il MACD, acronimo di Moving Average Convergence/Divergence. Come nasce questo indicatore?
Nasce dalla differenza di due medie mobili esponenziali, di cui una “veloce” (quindi più reattiva ai movimenti dei prezzi) ed una più “lenta” (quindi meno reattiva ai movimenti dei prezzi su cui è calcolata).
Se applichiamo l’indicatore su di un grafico (a qualsiasi time frame) otteniamo 2 linee: una è appunto la differenza tra due medie mobili (di default, settate rispettivamente a 26 e 12 periodi) che prende il nome di “signal line“, mentre l’altra linea chiamata “trigger line” è una media mobile esponenziale a 9 periodi.
I periodi, potranno essere modificati a discrezione del trader per adattare meglio il MACD al mercato sottostante, alle sue caratteristiche ed alla sua volatilità. Anche con i valori standard, si ricavano comunque indicazioni utili.
Ora che sul grafico abbiamo una linea “guida” data dalla differenza di due medie mobili, ed una trigger line ottenuta da una normale media mobile esponenziale, valuteremo gli incroci di queste due per ottenere segnali operativi. Rileveremo inoltre le possibili divergenze.
Bisogna tuttavia specificare che il MACD offre dei segnali operativi sugli incroci delle due linee, ma sono validi solo in fasi di tendenza: qualora ci trovassimo nel bel mezzo di una congestione (o fase laterale) il MACD darà solamente segnali negativi. Per questo occorre affiancare altri studi (quali ad esempio trend-line semplici) per identificare quanto prima le congestioni ed evitare almeno una parte dei falsi segnali.
Supponendo di essere in un mercato dalla tendenza ben definita, ogni volta che la “signal line” taglia dal basso verso l’alto la “trigger line” avremo un segnale di acquisto, e viceversa quando la “signal line” taglia dall’alto verso il basso la “trigger line” avremo segnale di vendita.
Il primo “filtro” ai segnali è dato dalla linea dello “0” (zero): i segnali di vendita saranno validi solo quando la “signal line” è maggiore di 0, viceversa i segnali di acquisto saranno validi solo quando la “signal line” incrocia la “trigger line” al di sotto della linea dello 0.
Il semplice utilizzo del MACD non porta a risultati eccellenti, per cui è fondamentale maturare una certa esperienza che permetta l’acquisizione di una sensibilità nella sua interpretazione dei movimenti rispetto ai prezzi del sottostante. In alternativa, se si vuole seguire lo sviluppo di metodologie automatiche, è consigliabile unire i suoi segnali ad altri indicatori di “famiglia” diversa, per ridurre l’incertezza e le operazioni negative consecutive.
Si è poi accennato alle divergenze MACD/prezzi, ma questo capitolo sarà trattato separatamente.

domenica 20 febbraio 2011

L'AVERAGE TRUE RANGE ( ATR )

L’Average True Range, noto anche come ATR in breve, è un indicatore molto utile perché racconta istantaneamente come sta andando la volatilità dei mercati. Una ATR basso indica che il mercato è relativamente piatto con delle gamme di trading stretto: è quello che accade all’ATR Forex quando le sedute di borsa di una data valuta sono chiuse. Al contrario, un valore elevato di questo indicatore ci indica un mercato molto volatile.

Questo potrebbe non sembrare un indicatore molto utile, ma l’Average True Range può essere prezioso soprattutto se sei un commerciante veloce. L’ATR è infatti un segnale forte che la moneta si muove molto o poco. Di conseguenza, si può mettere in pratica una strategia di trading piuttosto che un’altra.

L’indicatore ATR non ti dice la direzione del movimento ma solo la volatilità, così una volta che si vede una forte crescita si dovrebbe dare uno sguardo anche ad altri indicatori tecnici per vedere se è una posizione di trading in cui vale la pena entrare. Le migliori posizioni sono quelle che corrispondono ad un crossover del MACD e / o ad un crossover dell’EMA, come l’EMA (5) che attraversa l’EMA (20), per esempio.

Per ulteriore conferma si possono anche utilizzare le bande di Bollinger, che forniscono un’altra misura della volatilità. Un breakout da fasce di Bollinger strette, in combinazione con un forte aumento dell’ATR da una base già bassa, è un ottimo segnale che una valuta sta per uscire da una gamma di movimento molto ristretta.

Nel complesso è sicuramente un valore da prendere almeno in consuiderazione. L’Average True Range di tanto in tanto sarà ottimo dato che ci darà immediatamente degli indizi su come i mercati sono volatili e anche se non sono degni di negoziazione. In definitiva, possiamo dire che è un ottimo indicatore da usare affiancato ad altri strumenti di trading più precisi.

SCEGLIERE I LIVELLI DI PROTEZIONE DEL NOSTRO ACCOUNT

Un modo logico per impostare i punti di protezione è fare uno stop a seconda della volatilità del mercato in un dato momento. A tale scopo i commercianti usano le bande di Bollinger come strumento per generare i cosiddetti “corridoi”. Più ampio è il corridoio e maggiore è l’attività sul mercato, e viceversa. Misurare la larghezza del corridoio, in pips, al momento di entrare in una posizione, è una cosa che ogni operatore può impostare facilmente usando degli stop al di fuori del range di oscillazione del mercato, quindi proteggersi dal cosiddetto rumore del mercato.

Quando si apre una nuova posizione è importante anche calcolare in anticipo quanto si è disposti a perdere se la posizione dovesse andare contro di noi. Anche se l’obiettivo di tutti è quello di creare il miglior sistema di operatività, le perdite sono inevitabili, e quindi bisogna essere pronti a dire fino a dove si può sopportare una perdita e tagliare le perdite, cosa importante quanto si inizia qualsiasi negoziazione nel Forex.

Molto importante è anche calcolare i rischi in ogni trade. E’ una regola d’oro nel Forex sapere quali sono i rischi e i benefici di ogni commercio. Un operatore serio entrerà in una posizione solo se i rischi sono almeno due volte inferiori rispetto ai guadagni potenziali. Ad esempio, il rapporto tra rischio e ricompensa richiesto deve essere almeno di 1:2. Alcuni commercianti prenderanno in considerazione solo operazioni con un grado di rischio di 1:3 , ma questa è una cosa soggettiva.

Pertanto, prima di premere il pulsante per aprire una nuova posizione commerciale, il commerciante deve definire il livello in cui si chiuderà la posizione se essa risulta essere perdente. Ancora una volta, alcuni strumenti di negoziazione, come Fibonacci o i Pivot Point, possono dare degli indizi del momento in cui una posizione potrebbe essere sia aperta che chiusa. Avere delle informazioni sulla carta permette di calcolare i rischi e i benefici prima di entrare nel commercio.

LA TASSAZIONE NEL FOREX

Il tema della tassazione forex è sempre molto sentito, considerando anche il fatto che in Italia questo argomento è ancora molto lacunoso e non ci sono delle leggi precise al riguardo.

Il consiglio è quello di rivolgersi ad un buon commercialista, che saprà sicuramente interpretare le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate. In ogni caso, possiamo dire che la legge italiana afferma che sono tassabili solo quei proventi derivanti da operazioni tenute aperte per più di 7 giorni o che superino i vecchi 100 milioni di lire.

Stando però ad una recente decisione dell’Agenzia delle Entrate, sembra che i guadagni debbano essere dichiarati nella sezione II del quadro RT del modello unico. A tali guadagni si paga un’imposta del 12,50%. Nel caso in cui si abbia, invece, una perdita, allora questa non può essere dedotta in alcun modo.

La situazione, in ogni caso, è ancora poco chiara. La decisione dell’Agenzia delle Entrate non ha valenza di legge, ma non può neanche essere ignorata. Fineco, ad esempio, ha già provveduto ad avvertire i suoi utenti di tale tassazione, prendendo la decisione di trattenere quel famoso 1,50% , cosa che invece non ha ancora fatto la IwBank.

Se invece ti appoggi presso un intermediario straniero, allora non ti verrà trattenuto nulla, ma in ogni caso spetta a te fare denunciare le entrate dalla tua dichiarazione dei redditi.

E c’è chi si chiede se, mentre appare giusta una tassazione del 12,50%, come mai non è possibile portare in detrazione le perdite.

Tratto da MondoForex del 09/12/2010

STORIE DI SUCCESSO NEL FOREX

Le storie di successo nel Forex sono fondamentali per capire le reali potenzialità di questo settore. Dal momento però che non ci vuole molto per inventare una storia solo per attirare attenzione, allora conviene sempre approfondire la storia che si sta leggendo. Non si può prendere un libro sul forex e poi iniziare a fare trading il giorno successivo. È necessario seguire con attenzione le indicazioni e costruire le proprie abilità e soprattutto la propria fiducia. L’unica cosa che non si può imparare da un sistema di trading è la tua risposta emotiva alle vincite e alle perdite.

La maggior parte dei sistemi di forex consiglia di partire con denaro finto, ovvero con gli account demo. Questo aiuta a sviluppare le competenze. Tuttavia, poiché si utilizza denaro falso, c’è poco elemento di rischio. Così si sviluppano solo le competenze, mentre il passaggio al trading con soldi veri aggiungerà anche la pressione.

Le storie di successo dei trader sono in grado di fornire un quadro ampio e completo di come tali trader hanno trattato il trading con denaro vero. Dal momento in cui i cambiamenti sono molto emotivi per alcune persone, le storie di successo possono contribuire a dipingere un quadro più preciso mentre si sta ancora imparando a fare trading. Le storie che forniranno il maggior beneficio sono quelli che scavano nella profondità degli aspetti commerciali, tra cui lo stress.

Questo è un mondo completamente nuovo. Quanto più si inizia a capire il mondo in cui si sta partecipando tanto più si sviluppano abilità uniche.

La scoperta di sé, di come si reagisce alle vittorie e alle perdite, fanno parte dell’imparare a guadagnare denaro con il Forex. Conta tutto, anche la cosa più ingenua.

Il Forex è così diverso rispetto dalla maggior parte delle cose e degli investimenti che si preferisce non impararlo. Se però si considera quante ore si investono per essere esperti in un settore, allora si capisce come anche il Forex può essere imparato.

Articolo tratto da www.mondoforex.com del 17/11/2010.

venerdì 4 febbraio 2011

COME OPERARE CON I GAP NEL FOREX

Il Forex è un mercato aperto praticamente 24 ore al giorno che, con la chiusura dei mercati europei ed americani di ogni venerdì, ha una sua continuità – seppur assicurata da scambi nettamente ridotti – grazie alle contrattazioni sui mercati arabi. La maggior parte dei broker che offrono servizi di negoziazione sulle valute non permettono di effettuare operazioni dopo le ore 23 del venerdì fino alla mezzanotte della domenica. Tuttavia, nel week-end è comunque possibile che possano verificarsi importanti eventi di natura politico-economica con risvolti potenzialmente rilevanti sulla divisa di un’area economica. Più il contesto è di per sé volatile, maggiore potrà essere l’impatto sul Forex di un market mover annunciato nel week-end. Ciò si traduce in un’apertura il lunedì mattina in grado di mettere in luce valori anche molto diversi rispetto a quelli fatti registrare in chiusura il venerdì. Nel gergo dell’analisi tecnica, quando il valore di apertura si allontana dai prezzi massimo o minimo fatti registrare la seduta precedente si crea una configurazione grafica denominata gap, che appunto vuol dire “divario”. In particolare, abbiamo un gap up quando l’apertura è superiore al massimo della seduta precedente, mentre si parla di gap down quando l’apertura è inferiore al minimo della sessione precedente. Mentre sui mercati azionari o dei futures i gap sono molto frequenti e spesso decisamente ampi (soprattutto sugli strumenti finanziari meno liquidi), sul Forex simili configurazioni grafiche sono molto rare e ciò aiuta soprattutto quei trader che hanno un orizzonte temporale dei loro investimenti a più giorni, se non addirittura impostati su un time frame settimanale.
Ma quando possono verificarsi dei gap sul Forex? Innanzitutto i gap sul mercato delle valute non superano quasi mai i 50 pip di escursione e solo raramente si verificano dei gap di 100 pip. Sul mercato azionario, invece, in determinati contesti, possono anche formarsi gap del 10% in apertura e non solo sui titoli meno liquidi. Inoltre, sul Forex questi gap vengono quasi sempre ricoperti nella stessa giornata in cui si verificano, offrendo contestualmente delle ottime opportunità di ingresso lungo il trend principale di un tasso di cambio utilizzando strategie di swing trading. Un gap tende a verificarsi soprattutto in occasioni di riunioni di enti sovranazionali (ad esempio, il Fondo Monetario Internazionale) impegnati a decidere su pacchetti di aiuti finanziari a un’area economica o a un singolo Paese; in occasione del G-20 e delle riunioni dei ministri delle Finanze dei principali Paesi industrializzati del mondo; quando sono attesi accordi commerciali rilevanti tra due o più aree economiche; decisioni di natura straordinaria legate alle strategie di politica monetaria; ecc.

USDCAD IN RIBASSO DOPO I DATI ECONOMICI CANADESI

Il valore del Dollaro Americano é stato più basso rispetto al Dollaro Canadese venerdì dopo il rilascio di canadese dati su Variazione livello di occupazione.

USD/CAD é scambiata a 0.9858, giù di 0.55% al momento della scrittura.

La coppia é arrivata a trovare supporto a 0.9850, il piú basso di oggi, e resistenza a 1.0058, la piú alta di lunedì.

Oggi sul presto, i dati ufficiali hanno mostrato che il valore per la variazione occupazione canadese é salito più di quanto ci si aspettasse a un destagionalizzato di 69.20K il mese scorso di 30.40K nel mese precedente, la cui figura è stata rivista su di 22.00K.

Gli analisti si aspettavano per il cambio impiego canadese un incremento di 21.20K il mese scorso.

Nel frattempo il valore del Dollaro Americano é stato su rispetto all'Euro e alla Sterlina Inglese, con EUR/USD che perde 0.04% per toccare 1.3628 e GBP/USD che scende di 0.12% per toccare 1.6117.