domenica 27 marzo 2011

L'AMPIEZZA DELLA POSIZIONE ED I GUADAGNI NEL FOREX

Viene spesso detto che il fattore più importante per guadagnare con il proprio trading dipende dalla misura delle posizioni dei propri trade. Infatti scegliere la grandezza della posizione andrà direttamente ad influire in termini di guadagno sulla singola operazione. D'altronde essa andrà ad influire anche sul rischio, vedremo quindi alcuni fattori da tenere in considerazione sul cosiddetto "position sizing".

Il Portfolio non diversificato


Nel libro "The Zurich Axioms" di Max Gunther egli specifica come un investitore debba evitare la diversificazione. Questo è sicuramente un avviso controverso, in quanto la maggioranza dei portfolio sono fatti da prodotti diversificati proprio per assicurare la protezione nei confronti di malaugurati eventi. Sfortunatamente però nessuno diventa ricco con la diversificazione, al massimo la diversificazione fa sì che si bilancino le vincite con le perdite, dando origine ad un guadagno mediocre.
L'autore quindi specifica come gli investitori dovrebbero tenere tutte le proprie uova in uno o 2 panieri e prestare molta attenzione ad essi. In altre parole per creare una vera ricchezza con il trading si deve giocare con un ammontare significativo di denaro in aree dove si hanno informazioni tali da prendere delle giuste decisioni.

La misura della rilevanza di questo concetto si ha solamente facendo riferimento a due dei più grandi investitori a livello mondiale: Warren Buffet e George Soros. Entrambi infatti giocano con somme significative. Nel 1992 Soros ha scommesso bilioni di dollari che il Pound si sarebbe svalutato ed ha venduto un grande ammontare di sterline. Questa scommessa gli ha reso più di un bilione di dollari in una sola nottata. Un altro esempio è quello relativo all'acquisto da parte di Warren Buffett della Burlington Railroad per 26 bilioni di dollari. Infatti Warren Buffett è noto per essersi sempre fatto beffa della diversificazione, perché secondo lui "ha poco senso per coloro che sanno veramente quello che stanno facendo".

Il forex e le grosse somme

Il mercato del forex è un posto dove possono essere piazzate grosse scommesse visto che si riesce ad usare la leva sugli investimenti ed il mercato aperto 24 ore su 24 fornisce costantemente un'alta liquidità.
Infatti la leva è una delle maniere per poter giocare per somme significative. Con somme relativamente piccole di investimento iniziale si possono controllare posizioni piuttosto alte, una leva di 100:1 ad esempio è abbastanza comune. Inoltre la liquidità del mercato nelle coppie principali assicura che una posizione possa essere aperta e liquidata a velocità impensabili per altri mercati. La velocità di esecuzione rende essenziale il fatto che l'investitore capisca anche quando uscire da una posizione. Mentre entrare in posizioni con leva grande permette di generare grandi profitti in breve tempo, al contempo significa anche una maggiore esposizione al rischio.

Quanto rischio è necessario

Prima di tutto il rischio è un fattore soggettivo, ogni trader deve capire qual'è il livello di rischio che può sopportare. I traders pertanto dovrebbero giocare sul mercato solamente il denaro che possono permettersi di perdere. Inoltre ogni trader deve definire, in termini finanziari, quanto sono preparati a perdere sul singolo trade. Quindi ad esempio se un trader ha a disposizione $10,000 per fare trading dovrebbe decidere quale percentuale può permettersi di perdere sulla singola operazione. Di solito questa percentuale è sul 2-3%.
A seconda delle proprie risorse ed alla propria propensione si può aumentare la percentuale al 5 o persino al 10%, ma oltre non è raccomandabile.

Quindi giocare per quantità significative ha più a che fare con il concetto di speculazione gestita che non con scommettere selvaggiamente. Se il rischio rispetto al ROI potenziale è abbastanza basso è possibile aumentare i propri guadagni. Da qui nasce la domanda: quanto deve rendere il mio rischio su ogni singola transazione? Rispondere a questa domanda richiede però una comprensione delle proprie aspettative. In pratica l'aspettativa è la misura dell'affidabilità del proprio sistema e quindi il livello di confidenza che avrai nel piazzare il tuo ordine.

Fissare gli stop

Per parafrasare George Soros: "Non ha importanza quando hai torto o hai ragione, ma quanto puoi guadagnare quando hai ragione e quanto puoi perdere quando hai torto".

Per determinare quanto dovresti mettere a repentaglio in ogni singola transazione devi sempre calcolare il numero di pips che potresti perdere se il mercato va nella direzione opposta di quello che hai immaginato e mettere uno stop. Usare gli stop nel mercato del forex è solitamente più essenziale dei soldi che si investono perché piccoli cambiamenti nell'andamento delle valute possono velocemente dare luogo a perdite mostruose.

Se per esempio hai deciso che lo stop è 20 pips sotto il punto di entrata della tua transazione ed hai $10,000 nell'account il valore di un pip è di $10 (se stai acquistando un lotto standard). Di conseguenza una perdita di 20 pips equivale a perdere $200, il 2% del tuo conto.

In pratica si deve cercare di giocare su ogni singolo trade abbastanza da avvantaggiarsi grazie alla grandezza della posizione, sempre rispettando il proprio profilo di rischio e assicurandosi che si possa sempre capitalizzare e trarre profitto da eventi favorevoli.

L'IMPORTANZA DELLA DEVIAZIONE STANDARD NEL FOREX

La deviazione standard è un concetto che tutti i traders Forex dovrebbero conoscere come parte della loro educazione al trading. Infatti se non lo conosci e non sai come impatta sulla tua strategia di trading è difficile che tu possa mettere in atto una strategia vincente sul lungo termine.


La Deviazione Standard è un concetto logicamente facile da capire e che ti aiuterà a definire megli i momenti di ingresso e gli obiettivi delle proprie operazioni oltre a capire quali siano le più importanti inversioni di trend.
In pratica è un concetto semplice e potente del quale ci si può avvantaggiare se si conosce approfonditamente il funzionamento.

Il vero problema che i traders hanno è quello di superare i movimenti volatili di mercato che possono fermare la loro operazione troppo presto oppure in perdita. Se capirai come sfruttare la deviazione standard riuscirai ad entrare nel mercato con una migliore capacità di compensare il rischio e vedrai raggiungere meno spesso lo stop alle tue operazioni.

Che cosa è la deviazione standard

La deviazione standard è un termine statistico che si riferisce alla volatilità di un prezzo di una determinata valuta. In pratica la deviazione standard misura quanto largamente si disperdono i valori di un certo prezzo rispetto alla propria media.
La dispersione è la differenza dal prezzo reale di chiusura ed il valore medio. Più larga è la differenza dei prezzi di chiusura dalla media e più grande risulterà la deviazione standard e, di conseguenza, la volatilità di una valuta. Al contrario, più vicini sono i prezzi di chiusura rispetto al prezzo medio e minore sarà la deviazione standard ovvero la volatilità.

Un'alta deviazione standard è presente quando il prezzo di una valuta in esame cambia in modo molto volatile ed ha un range giornaliero molto ampio. D'altra parte una bassa deviazione standard si ha quando le valute sono in fase di range trading o in consolidazione, ovvero quando i prezzi sono più stabili e meno volatili.

Trovare trend contrari

I maggiori picchi positivi e negativi sono importanti cambiamenti di trend che vengono solitamente accompagnati da una grande volatilità dal momento che i prezzi riflettono la psicologia dei partecipanti al mercato e la paura. L'aggressività e la paura di questi giocano un ruolo fondamentale in questi momenti, spingendo il prezzo lontano dai valori che normalmente si avrebbero seguendo l'analisi fondamentale.

Dando uno sguardo ai grafici vedrai dei picchi di prezzo causati da fattori emotivi che non sono sostenibili e che tendono a ritornare su livelli più realistici dopo periodi di alta volatilità. Spesso queste ondate formano dei falsi massimi o minimi, seguiti poi da un'inversione.

Ci sono quindi 3 modi per utilizzare la deviazione standard a nostro vantaggio

1. Scegliere dei massimi e minimi di mercato importanti, ovvero cercare dei valori di prezzo altamente volatili che hanno deviato troppo dalla media.
2. Scegliere dei punti di entrata nei trend: ovvero capire se attualmente ci sono dei prezzi che hanno deviato dalla media finora e che potrebbero ritornare sulla media. Se il trend è forte potresti avere come punto di entrata il prezzo medio.
3. Se il prezzi invece sono indice di un trading range ristretto e improvvisamente una forte deviazione standard spinge i prezzi fuori dalla media si può sfruttare il prezzo che ha violato il range come ingresso.


Uno strumento molto semplice da utilizzare per capire ed anche utilizzare il concetto di deviazione standard nelle tue operazioni sono le Bande di Bollinger. Quasi tutti i più importanti software di trading forniscono questo strumento.

Per concludere questo strumento non vi aiuterà a scegliere la giusta direzione di prezzo da seguire ma invece vi permetterò di operare con una migliore compensazione possibile del rischio sul lungo termine, controllando la volatilità e volgendola a proprio favore per migliorare la propria probabilità di successo nel trading.

da forexguida.com

venerdì 25 marzo 2011

5 PASSI PER SVILUPPARE UN'OTTIMA STRATEGIA DI FOREX

Sviluppare una strategia di trading sul mercato delle valute è una cosa che richiede molta disciplina. Il forex è uno dei maggiori mercati finanziari in termini di volume di transazioni e, secondo le statistiche, il 90% degli investitori perde i loro soldi. Per capire la grande diffusione di questo mercato bisogna dire che ogni giorno ci sono nuovi investitori che entrano nello stesso. La cosa importante per avere successo è riuscire a sviluppare una propria strategia di trading, senza attenersi a qualche cosa di già confezionato. In questo modo si riesce a migliorare la conoscenza di base che si ha del mercato. Una strategia ben studiata e applicata in modo rigoroso può aiutare ad ottenere degli ottimi profitti.

Il primo passo per sviluppare una strategia di forex sarà quello di imparare le basi. Si dovrebbe avere una conoscenza approfondita del mercato, dei suoi elementi, dei rischi ad esso legati, ecc, bisogna essere in grado di concentrarsi sullo sviluppo di se stessi per il mercato. Quando hai il potere della conoscenza, sarai in grado di identificare le prospettive del tuo investimento e come massimizzarlo.

Il secondo passo per sviluppare una strategia forex sarà quello di adottare un obiettivo razionale, realistico e realizzabile. Non puoi aspettarti che i tuoi profitti crescano a dismisura durante la notte. Inoltre, ogni decisione presa in maniera affrettata può portare ad avere più perdite che guadagno.

Per chi inizia, è opportuno che il primo periodo di trading, quello durante il quale si prova a guadagnare denaro, sia essenzialmente concentrato sullo scambio virtuale, magari su carta o, se hai un computer e una connessione ad internet, con un account demo, fornito gratuitamente dalla maggior parte dei broker.

Imparare dai propri errori e anche dagli errori degli altri è una cosa che ti fa crescere in maniera molto veloce. Una volta che sei soddisfatto del tuo rendimento, inizia con la negoziazione vera e propria.

Possiamo dire che il terzo passo per realizzare una giusta e valida strategia per il mercato delle valute sarà quello di imparare a gestire le tue emozioni, in quanto spesso queste possono portare a grandi perdite e a mancati profitti. Attraverso la comprensione della psicologia del trading e di come le emozioni possono giocare un ruolo fondamentale nel tuo processo decisionale, sarai in grado di raggiungere il profitto desiderato.

Non andare mai in direzione contraria alla tendenza e al mercato. Non bisogna continuare ad insistere in una posizione quando si sta perdendo da essa semplicemente perché ci si aspetta di tornare in positivo. Piuttosto, bisogna venirne fuori il più presto possibile. Una strategia di negoziazione dovrebbe avere anche una eccellente capacità di gestione del rischio inerente alle posizioni.

Non seguire la strategia di altri in maniera cieca. Prima di adottare una strategia ben collaudata, occorre esplorare per qualche tempo e provarla. Bisogna decidere con la propria testa sui suoi pro e i suoi contro, sui suoi punti di forza e su quelli di debolezza. La strategia che bisogna usare dovrebbe corrispondere alla tua natura e al tuo stile di trading.

Non bisogna mai cercare di farsi consigliare da troppe fonti. Per esempio, nel caso di un account gestito, non si dovrebbe mai interferire con la decisione del proprio broker.

Inoltre è sempre importante capire e usare all’occorrenza delle strategie multiple. Non si può mai prevedere il mercato e non si può pretendere che esso si comporti sempre nello stesso modo. Pertanto, è necessario essere preparati con delle strategie multiple e diverse tra di loro al fine di affrontare diverse situazioni. Occorre anche sperimentare nuove strategie e cercare di analizzare come stanno andando.

È necessario ricordare che si è sempre responsabili del proprio successo nel mercato delle valute, anche nello sviluppo di una strategia di trading. Ricorda sempre che la giusta strategia di trading dovrebbe essere semplice e di facile comprensione, oltre che bisognerebbe essere in grado di modificarla all’occorrenza, a seconda delle mutate condizioni del mercato, che è in continua evoluzione.

Articolo tratto da www.mondoforex.com del 23/03/2011.

mercoledì 23 marzo 2011

BORSE ASIATICHE IN CALO

I mercati asiatici sono stati in netto calo nella giornata di mercoledì, il sentimento del mercato ha risentito della notizia della presenza di livelli oltre la soglia di iodio radioattivo nella rete idrica di Tokyo .

Durante la fase finale degli scambi asiatici, l’indice Hang Seng di Hong Kong ha perso lo 0,25%, il Kospi Composite della Corea del Sud ha perso lo 0,07%, mentre l’indice nipponico Nikkei 225 è crollato dell’1,65%.

All'inizio della giornata, un funzionario della città di Tokyo ha consigliato alle famiglie di non permettere ai bambini di bere l’acqua del rubinetto, nella quale è stato rinvenuto iodio radioattivo.

Nel frattempo, il governo giapponese ha dichiarato che il costo economico del sisma e dello tsunami dell'11 marzo potrebbe superare i 25 mila miliardi di yen.

Tokyo Electric Power Co., gestore della centrale nucleare colpita di Fukushima Daiichi, ha visto le azioni crollare del 4,5% dopo che gli ingegneri hanno dichiarato di non poter ripristinare l'alimentazione dei reattori danneggiati.

Toyota, la principale casa automobilistico giapponese, ha visto un crollo dei titoli dell’ 1,2% dopo l'estensione del fermo alla produzione negli stabilimenti giapponesi fino al 26 marzo. Le azioni del gruppo rivale Honda sono scese dell’1,75%, mentre Nissan scivola del 2,9%.

I titoli Terumo, produttore di attrezzature mediche, sono crollati del 4,1% dopo aver abbassato le previsioni di guadagno del suo intero esercizio, per via dell’impatto sulla produzione a causa del terremoto e del blackout.

In Australia, le azioni Virgin Holdings Blue, la seconda compagnia aerea del paese, sono crollate del 6% dopo il ribasso delle previsioni degli utili per il trimestre in corso, per via del prezzo dei carburanti e degli effetti sul turismo del Cyclone Yasi del mese scorso e del terremoto di Christchurch in Nuova Zelanda.

Le previsioni per i mercati azionari europei, nel frattempo, sono negative. I futures Euro Stoxx 50 hanno segnato un calo dello 0,45%, i futures francesi CAC 40 hanno indicato una discesa dello 0,4%, i futures FTSE 100 hanno perso lo 0,2%, mentre i futures tedeschi DAX hanno indicato un calo dello 0,55%.

Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sulle vendite di case nuove, mentre il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke terrà discorso ad un evento pubblico.

da "www.forexpros.it"

martedì 22 marzo 2011

RECUPERO DELLE BORSE ASIATICHE

Le borse asiatiche hanno registrato dei risultati positivi nella giornata di martedì, i timori per la crisi nucleare del Giappone si sono allentati mentre i titoli degli esportatori giapponesi si sono ripresi dalle pesanti perdite subite a seguito del terribile terremoto dell’11 Marzo.

Durante la fase finale degli scambi asiatici, l’indice Hang Seng di Hong Kong ha segnato +0,75%, il Kospi Composite della Corea del Sud è salito dello 0,51%, mentre l’indice Nikkei 225 è balzato del 4,36%.

La Banca del Giappone ha inserito altri 2 mila miliardi di yen di liquidità sui mercati, giungendo a un totale di liquidità immessa dopo il sisma pari a 40 mila miliardi di yen.

Tokyo Electric Power Co., gestore della centrale Fukushima Daiichi, ha dichiarato che sono in corso dei progressi nel raffreddamento dei reattori danneggiati, mentre il premier Naoto Kan ha dichiarato di “vedere la luce alla fine del tunnel” per il crisi nucleare del paese.

I titoli TEPCO hanno visto un’impennata del 15,8%, mentre le quote di Tohoku Electric Power Co. Sono balzate del 9,3%.

Le azioni degli esportatori giapponesi hanno registrato buone performance sull’aspettativa di ripresa per questa settimana dopo il blocco causato dal sisma.

Toyota ha visto le azioni schizzare del 4,05%, il gigante dell’elettronica Sony è salito del 3,2%, mentre Elpida Memory, terzo produttore mondiale di computer-chip è balzato a +6,4%.

Nel frattempo, Kajima Corp. la più grande società giapponese di costruzioni ha visto un salto del 10,1% dei suoi titoli, tra le aspettative per le entrate derivanti dalla ricostruzione del paese. Le azioni del gruppo rivale, Nishimatsu Construction, sono schizzate del 17,4%.

A Honk Kong, le azioni di produttori di petrolio sono state sostanzialmente più elevate, sula scia dell'aumento del greggio vicino a 103 dollari al barile.

Il gigante del petrolio e del gas PetroChina ha segnato un aumento del 2,5%, mentre i titoli del principale estrattore offshore cinese, CNOOC, hanno indicato un guadagno del 2,7%.

Intanto le previsioni per i mercati azionari europei sono positive. I futures Euro Stoxx 50 hanno segnato un aumento dello 0,05%, i futures francesi CAC 40 hanno indicato un guadagno dello 0,12, il futures FTSE 100 hanno segnato +0,15%, mentre i futures tedeschi Dax hanno segnato un aumento dello 0,05%.

Nel corso della giornata, il presidente della Federal Reserve Bank di Dallas, Richard Fisher, terrà una conferenza a Francoforte, mentre è previsto l’intervento ad un impegno pubblico del segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner.

domenica 20 marzo 2011

LA SITUAZIONE DELL'ORO A VENERDI 18 MARZO

L'oro è salito più di mezzo punto percentuale dopo la chiusura positiva dei titoli asiatici ed il picco dei prezzi del greggio determinato dalle tensioni in Medio Oriente ed in Nord Africa, ma l'aggravarsi della crisi nucleare in Giappone potrebbe contenere l'aumento.

Gli investitori hanno spostato la loro attenzione verso la Libia dopo che le Nazioni Unite hanno autorizzato gli attacchi militari per frenare il leader Muammar Gheddafi, mentre la situazione a Bengasi potrebbe far nascere l'interesse per il metallo prezioso che ha perso più del 2% dopo il recente raggiungimento del record.

In Giappone, gli ingegneri hanno ammesso che l’unica soluzione per evitare una perdita di radiazioni potrebbe essere quella di seppellire l’impianto nucleare con una colata di sabbia e cemento. L'oro spot ha aggiunto 1413.75 dollari l'oncia.

"Per quanto riguarda il Giappone, con le conseguenze del terremoto, gli investitori potrebbero concentrarsi di nuovo sul Medio Oriente. La situazione nel Bengasi è di grande preoccupazione al momento. Vorrei ancora un bullish bias dell'oro. I prezzi dell'oro potrebbero continuare al momento a rimarere fermi di fronte alle precarie condizioni economiche. Certo, se vedessimo un sell off di titoli, l'oro potrebbe indebolirsi e gli investitori potrebbero vendere il bullion per ottenere liquidità" ha detto Ong Yi Ling, analista del Phillip Futures di Singapore
I futures sull'oro Usa con scadenza ad aprile sono saliti da 9,8 dollari l'oncia a 1.414 dollari l'oncia.

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato la creazione di una no-fly zone per fermare le truppe del governo libico giunte a 100 km da Bengasi. E' inoltre autorizzato a ricorrerre a tutte le misure necessarie per proteggere i civili contro le forze di Gheddafi.

Il mercato fisico era costante dopo gli acquisti degli investitori in Giappone a seguito del terremoto devastante della scorsa settimana ed ha portato a Tokyo i premi per i lingotti d'oro a 2 dollari l'oncia, i più forti dalla fine del 2008. I premi sono stati stabili anche a Singapore e Hong Kong.

Le azioni giapponesi sono salite del 3% e lo yen caduto il Venerdì, dopo che il Gruppo dei Sette paesi più ricchi ha deciso per un intervento congiunto per frenare l'impennata della moneta. Il Brent crudo è salito a più di 1 dollaro rimanendo al di sopra dei 116 dollari venerdì in base ai timori di crescenti tensioni geopolitiche in Medio Oriente e Nord Africa.

LE 6 COSE DA TENER FUORI DAL NOSTRO TRADING

Ci sono certe cose che devono essere tenute fuori dal nostro trading, sensazioni come l’emozione, la vendetta, la rabbia e la paura. Ogni operatore deve seguire una serie di regole e di linee guida, al fine di essere un trader di successo. Quando si fa trading senza regole, allora è come fare trading bendati.

L’emozione si riferisce alla sensazione di volere che il mercato vada in un certo modo.

La vendetta è quando alcuni trader, dopo una perdita, pensano di poter recuperare semplicemente rimanendo dentro e continuando ad operare, aprendo posizioni su posizioni. Il mercato non si preoccupa di ciò che si vuole.

Anche la rabbia è una sensazione molto comune, dato che le persone si arrabbiano con se stessi e fanno cose sciocche per cercare di compensare un errore.

Anche il portafoglio influisce sul modo di operare. Un nuovo trader ha una maggiore possibilità di fallimento perché non ha spazio sufficiente per permettere il movimento ampio del mercato, dunque anche una piccola perdita, sul suo conto di trading, si fa sentire. Questo aumenta le emozioni e i comportamenti non coerenti.

Attesa, ovvero quando una posizione non viene chiusa in attesa che dia di più, con il rischio che poi si inverte e si perde tutti ciò che si è appena fatto.

Paura. Molte volte le persone hanno paura perché stanno facendo trading con denaro reale, che non possono permettersi di perdere.

Bisogna avere un piano di trading predefinito, studiato sulla base delle proprie esigenze. Questo aiuta a capire quando entrare e quando uscire dal mercato, per quanto tempo si deve rimanere dentro, aiuta a praticare una buona gestione del denaro, fondamentale per avere successo.

Inoltre conviene anche tenere un diario delle posizioni, in maniera da essendo in grado di imparare e migliorare, sia dalle posizioni positive che da quelle negative.

giovedì 17 marzo 2011

EURO IN RIALZO SUL DOLLARO

L'euro è stato vicino a massimo di 4 mesi contro il dollaro statunitense più debole, poiché gli avvenimenti intorno alla centrale nucleare giapponese sono rimasti gli obiettivi principali per i mercati.

Il cambio EUR/USD ha raggiunto 1,4053 durante gli scambi europei del tardo pomeriggio, il massimo dall’8l novembre; successivamente consolidandosi a 1,4022, in aumento dello 0,87%.

Sostegno a 1,3854, minimo del 15 marzo e resistenza a 1,4248, massimo del 5 novembre.

All'inizio della giornata, le autorità giapponesi hanno concentrato gli sforzi per raffreddare i reattori della centrale di Fukushima, 155 miglia a nord est di Tokyo.

Gli elicotteri dell'esercito hanno sganciato acqua di mare sulla centrale, ma il livello delle radiazioni resta alto.

L'euro ha trovato sostegno nel corso della giornata dopo che la Spagna ha concluso con successo l'asta dell'importo massimo previsto di titoli a lungo termine, la prima asta dopo la decisione dei leader dell'Unione europea dell’aumentare la capacità del fondo di salvataggio della zona euro.

Intanto, l'euro è sceso nei confronti dello yen, con il cambio EUR/JPY in calo dello 0,22% a 110,37.

Giovedì il dollaro è rimasto pressoché invariato dopo che i dati del governo hanno mostrato che le richieste di sussidio di disoccupazione sono diminuito sostanzialmente la scorsa settimana in linea con le attese.

Una relazione ha mostrato che l'indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti è salito al suo passo più veloce in 18 mesi a febbraio, spinto dal rincaro dei costi energetici e alimentari, mentre l'inflazione di fondo è rimasta contenuta.

Nel frattempo, la Federal Reserve ha affermato che la produzione industriale negli Stati Uniti è diminuita inaspettatamente il mese scorso.

lunedì 14 marzo 2011

L'INDICATORE ADX

L’indicatore di analisi tecnica conosciuto come ADX ( Average Directional Index) è stato inventato da J. Welles Wilder, con lo scopo di valutare la forza del trend, sia al rialzo o al ribasso. L’ADX è un oscillatore che varia da 0 a 100, ma valori sopra 60 sono rari, un valore sotto 20 indica un debole trend, invece valori sopra 40 indicano un trend forte. Questo indicatore, non viene utilizzato per indicare se il trend è al ribasso o al rialzo, ma semplicemente per misurare la sua forza. Un uso molto importante di questo indicatore consiste nell’identificare il mercato in trading range o in trend, un Adx inferiore a 20 indica un mercato in trading range, invece un ADX che passa da un valore inferiore a 20 ad uno superiore indica che si sta sviluppando un trend in quel determinato mercato, che sia un indice, o una azione o una coppia di valute.

Generalmente si fanno queste distinzioni, anche se sono da valutare e da mercato a mercato, e anche da adattare con piccole modifiche, precisamente: un ADX compreso tra 10 e 15 si può definire il mercato come flat, con valori tra 16 e 25 lo si può definire come in trading range, mentre con valori tra 26 e 40 si può definire il mercato come in trend. Infine, valori maggiori di 41 identificano una situazione di ipertrend.

Indicatore ADX

Come si vede dal grafico, la curva in nero è l’ADX, invece le altre due linee tratteggiate, che noi abbiamo disegnato di colore verde e giallo sono due indicatori che compongono l’ADX.

L’adx è derivato da due indicatori: Positive Directional Indicator (+DI) e Negative Directional Indicator (-DI). +DI misura la forza del movimento al rialzo, invece -DI misura la forza del movimento al ribasso su un dato periodo, generalmente viene utilizzato un periodo di 14 barre, ma può essere modificato e adattato secondo le esigenze del mercato. I segnali di vendita o acquisto sono generati dagli incroci degli indicatori +DI e -DI, precisamente quando +DI si porta sopra –DI, e viceversa quando -DI si porta sotto +DI. C’è da dire che questo sistema quando il mercato è in trading range può produrre molti falsi segnali, quindi come ogni altro indicatore bisogna che sia utilizzato in congiunzione con altri in modo tale da confermare i segnali evitando le divergenze e i falsi segnali.

Per riassumere, l'ADX indica se il mercato è in trading o meno, ma, nel caso sia in trend, non indica la sua direzione, ma la sua forza.

Tratto da "forexinlinea.it"

lunedì 7 marzo 2011

BANDE DI BOLLINGER : LE 15 REGOLE FONDAMENTALI

Sebbene esistano tantissime modalità operative basate sulle Bande di Bollinger, il riferimento ad alcune precise regole costituisce un'indispensabile guida al loro corretto utilizzo.

1 - Le Bande di Bollinger forniscono una definizione relativa di massimi e minimi.

2 - Grazie a tale definizione relativa, è possibile mettere in relazione l'azione dei prezzi con quella degli indicatori per arrivare a ottenere precisi segnali di acquisto e vendita.

3 - Gli indicatori più adatti a svolgere tale compito sono derivati dal momentum, dai volumi, dal sentiment, dall'open interest e da altri dati di tipo intermarket.

4 - Poiché la volatilità e il trend sono parte integrante delle Bande di Bollinger e pertanto la loro analisi per la conferma dell'azione dei prezzi non è necessaria.

5 - Gli indicatori utilizzati in congiunzione con le Bande di Bollinger non dovrebbero essere basati sulle medesime regole costruttive. Ad esempio, mentre è lecito utilizzare un indicatore di momentum in congiunzione con un indicatore di volume, non è affatto detto che l'utilizzo simultaneo di due differenti indicatori di momentum produca risultati migliori.

6 - Le Bande di Bollinger possono essere utilizzate anche per identificare con grande precisione specifiche formazioni grafiche come i minimi a "W" e i massimi a "M".

7 - I prezzi possono letteralmente "camminare sulle bande", sia su quella superiore che su quella inferiore.

8 - Il fatto che si manifesti una chiusura al di fuori delle bande costituisce un segnale di continuazione e non di inversione, come numerosi sistemi di breakout di successo testimoniano.

9 - I parametri convenzionali di 20 periodi per la media mobile e di due deviazioni standard per il calcolo dell'ampiezza delle bande sono effettivamente "convenzionali". I parametri effettivi per un determinato mercato o per un determinato time frame possono essere differenti.

10 - La media utilizzata potrebbe non essere quella migliore per l'identificazione degli incroci prezzi-media. Si ritiene piuttosto che il suo migliore impiego sia costituito dalla descrizione del trend di medio termine.

11 - Se il numero di periodi della media mobile viene aumentato, si dovrebbe fare altrettanto con il numero di deviazioni standard, mantenendo la seguente proporzione: 2 deviazioni standard per la media a 20 periodi; 2,5 per la media a 50 periodi e così via. Analogamente, se la media viene accorciata, si utilizzeranno ad esempio 1,5 deviazioni standard per una media a 10 periodi.

12 - Le Bande di Bollinger sono basate su una media mobile semplice poiché il medesimo tipo di media è utilizzato nel calcolo della deviazione standard. Tale scelta si fonda sul desiderio di mantenere coerenza tra i vari strumenti utilizzati per la costruzione delle Bande.

13 - Siate cauti nell'esprimere ipotesi di tipo statistico basate sull'utilizzo della deviazione standard per la costruzione delle Bande. Nella maggior parte dei casi il campione utilizzato per la costruzione delle Bande stesse potrebbe risultare statisticamente poco significativo.

14 - Gli indicatori possono essere normalizzati tramite il %b, in modo da eliminare valori limite prefissati.

15 - Infine, i contatti tra i prezzi e le bande vanno considerati per ciò che effettivamente sono: "semplici contatti" e non segnali. Un contatto dei prezzi con la banda superiore NON implica necessariamente un segnale di vendita, così come un contatto dei prezzi con la banda inferiore NON deve essere considerato come segnale d'acquisto in sé.

Articolo tratto da "Trading Professionale"