mercoledì 3 agosto 2011

OBAMA FIRMA L'AUMENTO DEL TETTO DEL DEBITO

Il Presidente Barack Obama ha firmato la legge per aumentare il tetto del debito americano ed evitare un default finanziario, dopo che il Congresso ha votato a favore dell’accordo. Il disegno di legge è passato sia attraverso l’ostacolo camera che attraverso quello del Senato, dove ha ricevuto 74 voti favorevoli e 26 contrari. La legge ora alza il limite dell’indebitamento di 2.400 miliardi di dollari, portandolo da 14.300 miliardi e 16.700 miliardi, e studia un risparmio di almeno 2.100 miliardi nei prossimi 10 anni. Ma lo stesso disegno di legge divenuto legge non è riuscito a sollevare i mercati finanziari.
A Wall Street c’è stato un calo di oltre il 2%, a causa dei dati dei consumi di giugno che sono stati molto deboli, l’indice giapponese Nikkei ha seguito l’esempio di quello americano, la borsa italiana ieri ha chiuso in forte calo.
L’agenzia di rating Moody ha reagito alla proposta di legge confermando il rating di AAA a Washington, ma con un outlook negativo. L’agenzia di rating cinese Dagong ha declassato il rating degli Stati Uniti da A + ad A, ma per fortuna non ha lo stesso impatto e la stessa importanza di Moody’s.
La firma del progetto di legge è arrivata appena 10 ore prima della scadenza del termine, dopo estenuanti  trattative tra i Repubblicani, i Democratici e la Casa Bianca.
Senza un accordo per aumentare il massimale debito gli Stati Uniti non sarebbero stati in grado di soddisfare tutti i loro conti.
Parlando alla Casa Bianca poco dopo il voto decisivo al Senato, il presidente Obama ha detto che è molto probabile che l’incertezza che circonda l’aumento del massimale del debito è stata destabilizzante, aggiungend che è qualcosa che si sarebbe potuta evitare del tutto.
Il presidente ha detto che era maggiormente necessario intervenire, dicendo che era impossibile per gli Stati Uniti per “chiudere il deficit con soli tagli di spesa“. Obama ha poi esortato il Congresso a guardare ora al rilancio dell’economia attraverso misure volte a creare nuovi posti di lavoro e ad aumentare la fiducia dei consumatori.

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